LOCAL MARKETING, QUALCHE CONSIGLIO IN PIU'!




Local Marketing

Come sviluppare una strategia social efficace per farsi conoscere nel proprio territorio.
Il local marketing serve proprio a questo, cercare di emergere tra i tanti competitor della propria zona lavorativa.
Introduzione:
Con il passare degli anni, i metodi di vendita sono cambiati notevolmente, chi aveva un negozio fisico cercava di investire nei primi e-commerce, cosi, da non avere più le spese di affitto, bollette da pagare e lavorare finalmente da casa o nel posto di villeggiatura direttamente dallo smartphone o da tablet.
I centri commerciali poi hanno svuotato i piccoli negozi di una volta, gli artigiani e le storiche drogherie gestite da intere generazioni...hanno dovuto chiudere i battenti e cercare di reinventarsi un nuovo metodo di vendita…
Ora c’è la vendita con un click, tra Amazon e prenotazioni tramite Booking e tanti altri c’è l’imbarazzo della scelta…ma i sondaggi dicono che le PERSONE stiano cercando ancora il contatto umano dei piccoli negozi di una volta, si ricerca la qualità manifatturiera di chi sa veramente lavorare il prodotto/materiale… si cerca di evitare la confusione e di trovare il proprio punto vendita di fiducia dove fare i propri acquisti avendo, come una volta, una persona con cui parlare e risolvere dubbi in merito ai prodotti/servizi acquistati. (customer care)
Detto questo, non voglio sminuire assolutamente chi si è sviluppato in modo tale da non essere più un negozietto ma…voglio dare importanza a chi il mestiere della vendita gli è stato tramandato dai genitori che facendo sacrifici hanno costruito la loro bottega di paese.

Veniamo a noi quindi, per promuovere e vendere sul proprio territorio cosa serve?
Serve una strategia mirata, studiata nei minimi particolari.
Prima di iniziare a parlare in modo più tecnico, voglio spiegarti in poche righe le cose fondamentali che bisogna sapere per iniziare a fare Local Marketing.
Devi conoscere perfettamente il tuo territorio ed i tuoi competitor
Devi sapere e conoscere bene il target dei tuoi clienti
Devi saper individuare il prodotto che venderai di più nel mese in base ad una storicità, stagione, momento ecc…
Avendo dalla tua parte tutte queste informazioni, puoi iniziare a creare una strategia di marketing mirata a:
Convogliare più gente possibile nel tuo punto vendita
Far conoscere il tuo Brand (Brand Reputation e Brand Identity)
Promuovere un determinato prodotto
Offrire un servizio gratuito alla comunità del territorio in cambio di…
Questi che ti elenco qui sotto sono le basi per un buon Local Marketing.
CONTENT MARKETING – MARKETING MIX:
MIX PROMOZIONALE:
Combinazione di strumenti e approcci di comunicazione diversi utilizzati sia per accrescere la visibilità dell’impresa e dei suoi prodotti e per stimolarne l’acquisto sia per creare e consolidare nel tempo una relazione fiduciaria con la clientela.
 Il mix promozionale attiene alle decisioni e alle azioni associate alla definizione dei processi di comunicazione pubblicitaria e promozionale e dei mezzi più opportuni per veicolare un messaggio coerente al target di riferimento dell’impresa; implica, di conseguenza, la pianificazione e gestione coordinata di tutte le leve di comunicazione previste dal piano di marketing.
Più in generale, l’espressione mix promozionale viene utilizzata per indicare la leva del marketing mix costituita dalle comunicazioni di marketing.
È per questo che ormai si parla indifferentemente di mix promozionale (promotional mix) o di mix comunicazionale (communication mix); più spesso è usata l’espressione mix della comunicazione integrata di marketing (marketing communications mix) nelle quale confluiscono le precedenti.
Il promotional mix, nella sua versione di base, è composto da: pubblicità (advertising), promozione delle vendite (sales promotion), vendita personale (personal selling) e pubbliche relazioni (public relations).
Un’impresa può scegliere di utilizzare una o più leve contemporaneamente. La scelta della combinazione ottimale delle leve di comunicazione dipende essenzialmente dagli obiettivi e dalle politiche promozionali dell’impresa, dall’entità del budget promozionale, dalle caratteristiche del mercato obiettivo e del prodotto e dalle politiche di canale (politiche push e/o pull).
Se al momento in cui iniziò a diffondersi il concetto di mix promozionale erano solo quattro gli strumenti a disposizione dei responsabili marketing, oggi le imprese possono usufruire di un’ampia gamma di attività e tecniche promozionali per informare, coinvolgere, influenzare i consumatori e spingerli all’acquisto dell’offerta aziendale.
Viene infatti pienamente riconosciuta la valenza comunicazionale di molteplici iniziative quali gli eventi, le sponsorizzazioni, il product placement, il merchandising, il packaging, azioni sul punto vendita, l’allestimento di temporary shop, ecc.
La definizione del mix promozionale evolve alla luce soprattutto di Internet e dei new media coinvolgendo alcuni aspetti innovativi, quali il direct marketing e il direct response, il marketing interattivo, l’e-mail marketing, il social media marketing, il marketing virale e altre forme di marketing non convenzionale come il guerrilla marketing, l’ambient marketing ecc.




Una delle azioni principali per aumentare il passaggio in Negozio è:
-        Scegliere un prodotto all’interno del tuo negozio che potresti decidere di offrire gratuitamente in cambio della mail…

Perché questa azione?
Decidendo di creare una pubblicità con la promozione di un determinato prodotto, facendo compilare una Form, dove l’utente lascia la sua mail (cosi da crearti i tuoi lead, ed avere poi la possibilità di creare newsletter per le promozioni del tuo negozio), tu potrai inviargli un coupon che dovrà presentare anche in forma digitale al TUO NEGOZIO per ritirare il prodotto gratis (o scontato come vuoi).
In questo modo attirerai più gente del tuo territorio in negozio, chi ti conosceva avrà la conferma della tua professionalità, per chi invece non ti conosceva saprà della tua presenza.
In questa fase devi naturalmente fare dei calcoli matematici…
Costo del prodotto in promozione… (togli il ricarico) (PERDITA)
Costo della promozione ADS (PERDITA)
Incremento della lista contatti per news letter (GUADAGNO A LUNGO TERMINE)
Entrata in Negozio % + Acquisto di altri prodotti % (CROSS SELLING)
Cross selling: strategia di vendita consistente nel proporre al cliente che ha già acquistato un particolare prodotto o servizio anche l’acquisto di altri prodotti o servizi complementari. La finalità di una strategia di cross selling è quella di consolidare la relazione con il cliente che spesso acquista più prodotti nello stesso processo d’acquisto e di accrescerne la profittabilità, aumentando la varietà dei prodotti o servizi acquistati dal cliente tra quelli presenti nel portafoglio prodotti. (GUADAGNO)
Avendo poi già acquisito le mail dei nuovi contatti, potrai poi creare nuove newsletters settimanali coinvolgendo la tua Audience con nuove promozioni, schede cliente ed incontri formativi in negozio… (GUADAGNO)
In questo modo crei un BRAND AWARENESS: identifica il grado di conoscenza della marca da parte del pubblico. Si esprime con la percentuale di consumatori appartenenti al target group che ricorda la marca senza bisogno di uno stimolo verbale o visivo (ricordo spontaneo) o che la riconosce dopo essere stata sottoposta a uno stimolo (ricordo aiutato).
La notorietà di marca è stata variamente definita, ma nel senso più ampio include diversi indicatori, misurabili attraverso indagini a campione o analisi di mercato, che vengono impiegati per valutare l’effettiva capacità del consumatore di riconoscere un brand, richiamarlo alla memoria, identificarlo in modo corretto per quanto riguarda la categoria merceologica, la sua immagine o il suo posizionamento. Gli indicatori di brand awareness La notorietà di marca può declinarsi in notorietà spontanea (unaided brand awareness) e notorietà sollecitata (assisted brand awareness). Nel primo caso, viene chiesto all’intervistato di citare le marche che conosce in un dato settore di mercato, anche solo per averle sentite nominare; nel secondo caso, invece, viene sottoposto all’intervistato un elenco di marche fra le quali scegliere. L’insieme di notorietà spontanea e notorietà sollecitata di una marca forma la notorietà totale di marca (global brand awareness).
Nell’ambito della notorietà spontanea l’indicatore più importante è la Top of Mind o TOM awareness, che corrisponde alla prima marca citata dal consumatore con riferimento ad una certa classe di prodotti.
La TOM può essere considerata come la forma di notorietà più vicina all’intenzione d’acquisto del consumatore e come quella più strettamente correlata al valore di marca (brand equity).
In particolare, la propensione all’acquisto del consumatore può essere valutata attraverso la salienza di marca (brand saliency). Si tratta di un indicatore che esprime il rapporto tra TOM e notorietà spontanea; di conseguenza, più una marca è ben classificata nella graduatoria delle indicazioni spontanee del consumatore, più la sua salienza è elevata. La piramide della brand awareness di Aaker La piramide della notorietà di marca è un metodo utilizzato per raccogliere e catalogare i dati di ricordo rilevati tramite tracking study e altre ricerche di mercato. La piramide è suddivisa in quattro livelli sulla base del grado di memorizzazione della marca da parte del consumatore: si va dal livello più basso, Unaware of a Brand (l’intervistato non cita la marca, né spontaneamente, né su sollecitazione), all’apice della notorietà, ossia la TOM awareness, passando per la brand recognition (l’intervistato riconosce la marca su sollecitazione) e la brand recall (l’intervistato cita la marca spontaneamente).


In sintesi sintetica 😉
Naturalmente per creare tutto questo devi avere a disposizione una pagina Facebook Aziendale per generare tramite il Business Manager le ADS per invogliare i potenziali nuovi clienti ad interagire con la tua optin page e fargli scaricare il coupon per farli poi venire in negozio.

Postilla!
Molti dei nuovi clienti che mi cercano per gestire la loro pagina Facebook o per lanciare un nuovo prodotto commerciale mi chiedono spesso…

Perché c’è già la mia pagina luogo e io non ne ero a conoscenza?
Può capitare che si crei automaticamente una pagina facebook non gestita da chi neha il diritto quando, per esempio, qualcuno fa il check-in in quel luogo e, non trovando l’attività, la inserisce manualmente su Facebook. In questo caso, viene creata una pagina luogo che può essere richiamata da altri utenti. Se si tratta della vostra attività è possibile tramite procedura, reclamarla. Io consiglio di farlo, considerato il fatto che si potrebbe generare confusione nell’utilizzo. Ci sono tantissime pagine non reclamate su Facebook e usualmente hanno descrizioni o informazioni errate, inserite dagli utenti per fretta e senza attenzione.
Questa è la risposta corretta da dare al tuo cliente un po' Nerd, per i clienti che non sanno nemmeno inviare una mail…bè forse non ti faranno nemmeno la domanda…ma in tal caso la risposta più semplice è:
Alcuni tuoi clienti si sono registrati in questo punto del tuo negozio tramite facebook, cosi si è formata la pagina luogo.


Quindi ricapitolando tutto quanto, se hai un cliente o tu stesso sei titolare di un negozio fisico devi porti alcune domande prima di iniziare la tua strategia:

Dove voglio creare il mio business ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Qual è il Target della mia clientela? _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Conosco i miei competitor?
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Cosa fanno loro per emergere?
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Quale prodotto posso mettere in promozione o regalare?
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Con queste poche domande riesco a delineare una bozza di strategia per poi affinarla cercando di capire su quale segmento voglio convogliare i miei clienti.



fammi sapere cosa ne pensi, lascia un commento, condividi il tuo metodo

Simone Trolli

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